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I 6 processi della flessibilità psicologica




L’ACT presenta un modello unificato caratterizzato da sei processi chiave che sono ben radicati alla scienza sperimentale e alla ricerca clinica e di base, e organizzati in una maniera coerente che tiene conto sia del funzionamento patologico che del funzionamento sano e permette di articolare su questi stessi processi l’intervento e il trattamento. La rappresentazione grafica che ne emerge è una forma esagonale in cui ogni punto rappresenta uno dei sei processi e la raffigurazione finale è il risultato della stretta interconnessione di ogni processo con gli altri cinque.

I sei processi che caratterizzano l’esagono della flessibilità psicologica sono: accettazione, defusione, contatto con il momento presente, sé-come-contesto, valori e azione impegnata.

Accettazione
L’accettazione è un atteggiamento intenzionale di apertura agli eventi psicologici che possiede una qualità flessibile e attiva; è un atto volontario che può essere considerato un vero e proprio processo di evoluzione e avanzamento personale. È una pratica che richiede un impegno continuo ed è supportata dalla disponibilità a entrare in contatto con eventi privati spiacevoli o dolorosi o ciò che potrebbe innescarli. L’accettazione è un atteggiamento aperto alla vita che necessita di essere vissuto momento dopo momento. È una scelta basata sui valori, e implica abbracciare attivamente e consapevolmente i nostri eventi privati nel momento presente sulla base di ciò che è importante per noi. L’accettazione è un processo funzionale (non una tecnica) che prevede un apprendimento graduale ed è finalizzato ad aiutarci a fare esperienza dei nostri eventi privati in maniera autenticamente aperta.

Defusione
Defusione è un neologismo creato nell’ACT che fa riferimento al processo di smantellare o disfare la fusione creando contesti di non letteralità in cui sia possibile riconoscere il linguaggio come un processo attivo e continuo, presente qui e ora, relazionale e storico in natura, che si stabilisce nelle comunità sociali verbali. Defusione significa riconoscere e osservare gli eventi verbali per quello che sono realmente, separando metaforicamente la “persona” che ascolta dalla “mente” che dialoga, in modo da ridurne gli effetti automatici sul comportamento e fare in modo che esso venga regolato da altre fonti maggiormente contestuali e volontarie, e orientato verso direzioni di vita profonde, piene e significative.

Contatto con il momento presente
Il contatto con il momento presente è un processo finalizzato a incrementare la consapevolezza della nostra esperienza qui e ora, e concerne l’abilità di dirigere intenzionalmente la propria attenzione in maniera flessibile e fluida al fine di vivere e partecipare pienamente alla propria esperienza momento dopo momento. Contattare il momento presente significa portare la consapevolezza qui e ora, ovvero prestare attenzione all’esperienza continua del mondo esterno e interno, al fine di muovere passi in direzione dei nostri valori e mettere in atto comportamenti che siano efficaci nel contesto e in linea con ciò che conta davvero e può donare significato, profondità e pienezza alla nostra esistenza.

Sé-come-contesto
Il sé-come-contesto è la prospettiva continua e stabile io-qui-ora da cui facciamo esperienza di ogni cosa e da cui percepiamo, agiamo, viviamo le nostre esistenze. È uno spazio che trascende i contenuti della nostra esperienza e dove essi possono avere luogo ed essere osservati, ovvero da cui facciamo esperienza della nostra esperienza e da cui siamo consapevoli della nostra consapevolezza. Il sé-come-contesto è pertanto un’assunzione di prospettiva flessibile nei confronti di sé, degli altri e della propria esperienza, che in quanto prospettiva può essere esperito solo in termini di una non-cosa, senza limiti o confini spaziotemporali, e che ci permette di sperimentare l’“io” in termini di luogo continuo, sicuro e stabile da cui poter essere in contatto con tutti i contenuti della nostra esperienza, senza che la nostra persona e la nostra esistenza siano in pericolo o minacciate da essi.

Valori
I valori sono pattern continuativi di azione, dinamici, in evoluzione e scelti momento dopo momento sulla base del contesto. Nello specifico riguardano qualità globali dell’agire continuativo e implicano conseguenze costruite a livello verbale di pattern di azione. Sono direzioni personalmente importanti, qualità desiderate e liberamente scelte dell’azione continua, che sono qui e ora e sono sempre accessibili in quanto possono sempre essere presenti durante il nostro percorso di vita, sono inesauribili ed è possibile agirli in qualsiasi momento anche se li abbiamo trascurati per molto tempo. Sono fondamentali e rappresentano un pilastro che organizza e dona significato autentico alla nostra persona e alla nostra esistenza; sono il motore trainante e il perché della terapia, in quanto forniscono profondità e senso all’accettazione e agli altri processi di flessibilità psicologica.

Azione impegnata
L’azione impegnata è un processo passo dopo passo, momento dopo momento, in continua evoluzione che prevede innanzitutto un agire che sia coerente con i nostri valori e finalizzato alla creazione di pattern di comportamento al servizio di ciò che davvero conta. L’azione impegnata è qui e ora ed è una risposta che può essere sempre messa in atto in ogni istante, la scelta intenzionale di un determinato comportamento sulla base di una direzione personale; è un agire flessibile che si adatta alle circostanze, alle situazioni e agli eventi che di volta in volta si presentano, e che comporta sia persistenza che cambiamento a seconda del contesto specifico.

Fonte: Rossi (2022) La guida essenziale all'ACT, pp. 16, 21-23

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