Si definiscono tratti di personalità gli specifici e caratteristici modi di mettersi in relazione con gli altri e con gli eventi che ogni individuo possiede. Si può parlare di disturbo di personalità quando questi modi di relazionarsi si mostrano inflessibili e rigidi, e vanno a minare sensibilmente la possibilità dell’individuo di sviluppare rapporti sociali appaganti. Tali disturbi possono presentarsi durante l’adolescenza e la prima età adulta e possono consolidarsi nel corso del tempo.
Molto di frequente chi sviluppa un disturbo di personalità può presentare sintomi propri di altri disturbi, ad esempio:
- Depressione
- Ansia
- Panico
- Dipendenza o abuso di sostanze
- Disturbi dell’alimentazione
Spesso chi presenta un disturbo di personalità non cerca aiuto poiché non è consapevole del fatto che i suoi comportamenti siano disfunzionali, è solitamente un’altra figura a segnalarli. Quando invece si cerca aiuto in autonomia, si è mossi spesso dalle difficoltà generate dai sintomi del proprio disturbo.
È possibile individuare quattro caratteristiche fondamentali che accomunano i disturbi di personalità:
- Modalità di pensiero rigide o poco funzionali
- Risposte emotive problematiche
- Eccessiva o ridotta regolazione degli impulsi
- Difficoltà interpersonali
Il DSM-5 presenta dieci disturbi di personalità suddivisi in 3 insiemi chiamati cluster, caratterizzati da condotte di comportamento specifiche.
- Cluster A - Condotte di comportamento bizzarre o eccentriche:
- Cluster B - Condotte di comportamento drammatiche, emotive o disregolate:
- Cluster C - Condotte di comportamento ansiose o inibite:
La psicoterapia cognitivo comportamentale si è dimostrata efficace nel trattamento di tali disturbi.