L'autostima non ha niente a che fare con
i soldi che avete o che guadagnate, con la
vostra reputazione, la vostra carriera, la
vostra razza, il vostro aspetto, i vestiti che
indossate, la vostra religione, il vostro livello
d'istruzione, le cose che possedete, il
vostro sesso, il posto in cui vivete...
L'autostima è qualcosa di molto semplice:
è il rispetto che avete e che provate per
voi stessi.
WILLIAM J. MCGRANE
È piuttosto difficile fornire una definizione semplice di autostima. Innanzitutto essa è costituita da due aspetti complementari:
- La percezione di una competenza personale.
- L’intima convinzione di valere come persona.
Ciò lascia intendere che l’autostima comprende sia l’essere che l’agire. È lo specchio del giudizio che diamo alla nostra capacità di affrontare le sfide che la vita ci pone, rivela la nostra attitudine a comprendere e padroneggiare i problemi e ad accettare il proprio diritto alla felicità. L’autostima sostiene il valore della nostra esistenza, come unica e insostituibile.
Possedere una buona autostima vuol dire ritenersi competenti e degni di rispetto. L’autostima è un’esperienza che nasce nella nostra parte più profonda e si basa su quello che pensiamo e percepiamo di noi stessi e su ciò che proviamo nei confronti della nostra persona. Avere un’elevata autostima significa smettere di sentirsi sempre in competizione con gli altri, smettere di confrontarsi. Significa essere in pace e armonia con se stessi e affrontare positivamente le sfide della vita. Questo non va confuso con l’arroganza o l’orgoglio; chi possiede una buona autostima non ha bisogno di sopravvalutare o sottovalutare le altre persone e non sopravvaluta se stesso, poiché è consapevole dei propri limiti e cosciente delle proprie capacità e accetta le critiche che possono essergli funzionali.
CARATTERISTICHE DI UNA BUONA AUTOSTIMA
L’individuo che ha una buona autostima vive in pace e armonia con se stesso e con il mondo intorno a lui ed è capace di vivere in modo pieno:
- Si accetta in quanto essere umano in evoluzione, in cammino, in via di sviluppo. Riconosce di non essere perfetto ma sa che ciò non toglie nulla alla sua importanza come persona. Non prova vergogna per quello che è, né per i suoi errori o le sue mancanze.
- Tenta di conoscere se stesso sempre di più, di evolversi e di comunicare efficacemente.
- Accetta di rivedere le sue certezze e di porsi domande riguardo le sue credenze.
- Desidera entrare in contatto con le altre persone e imparare a conoscerle; desidera conoscere il mondo intorno a lui.
- Ha obiettivi definiti per la sua vita ed è in grado di trovare le informazioni e l’aiuto necessari al loro raggiungimento.
- È in grado di differenziare tra fatti, interpretazioni ed emozioni.
- Sa vivere nel presente senza perdere di vista il contesto generale.
- È consapevole dei valori che lo guidano e delle loro origini.
Possedere una buona autostima permette di vivere una vita di qualità. Non si possono eliminare le esperienze difficili, ma quando le incontriamo l’autostima ci consente di affrontarle in modo differente, aiutandoci ad assumere una posizione diversa nei loro confronti evitando di finire in circoli viziosi.
COME SVILUPPARE L’AUTOSTIMA (DA ADULTI)
- Prendere coscienza del problema
- Modificare la comunicazione interiore ed esteriore
- Correggere i pensieri sbagliati (pensare in termini di tutto o niente, generalizzare, filtrare mentalmente le informazioni, non rendersi conto dei propri aspetti positivi, saltare alle conclusioni, esagerare o minimizzare, ragionare in base alle emozioni, “si deve, si dovrebbe, bisogna”, etichettare, biasimare)
- Prendersi la responsabilità della propria vita (cosa voglio per me? Cosa chiedo agli altri? A cosa devo rinunciare?)
- Sviluppare la compassione
- Onorare le proprie convinzioni.
CONTINUA NELLA SEZIONE "PROBLEMATICHE DI ASSERTIVITÀ"
Fonte: Poletti R. e Dobbs B. (2005) I segreti dell’autostima. Come sviluppare e conservare un bene prezioso. Il Punto d’Incontro, Vicenza
Potrebbero interessarti anche:
ansia, fobia sociale, depressione, disturbo di panico, disturbo ossessivo compulsivo.